Fotografando l’incanto nasce dalla volontà e dalla necessità di Anna Albertarelli, coreografa, performer, e madre.
Dall’esigenza artistica di disegnare e catturare l’incanto che dall’infanzia nasce, Anna Albertarelli ha creato relazioni e ha condiviso l’idea del progetto con altre madri-artiste ed educatrici al fine di produrre un insieme di opere che abbiano come centro l’infanzia.

Nascita di un pensiero

Tutto ciò che ho sondato in chiave artistica e performativa negli ultimi anni è inscindibile dal fatto che io sia artista e contemporaneamente madre.
A partire dal video danza GRAVIDANZA, per poi passare a CODICE INNATO 1 E 2, LA LUPA BIANCA DEL BOSCO D’INVERNO e HOMOH sono esplicativi di questo mio procedere in punta di piedi nel mondo della puerizia.

Non è stata una scelta di comodo ma come tutti i miei processi creativi inevitabile e necessaria.
Avere uno sguardo di una fotografa per fare scatti emozionali sull’infanzia è stato il primo punto focale del progetto, il secondo è stato commissionare e condividere con altre madri/operatrici/artiste la relazione con l’infanzia.

Mi interessavano due tipi di vissuti.

La necessità della condivisione è anche un atto di riconoscimento e di un riappropriarsi di spazi- creativi –mentali da parte di altre donne-madri che come me in un certo momento della propria vita hanno incontrato la paura di perdere la creatività, e sicuramente per alcune, ciò è avvenuto (almeno per me è stato così) perché è innegabile che un figlio volente o nolente ti cambia la vita, ma se da un lato questo sentire all’inizio può spaventare o destabilizzare, col passare del tempo questo tentennare si può trasformare in creativa e opportunità.

La seconda visione è quella di chi invece opera con i bambini con i quali cioè non condivide un sentire viscerale-istintivo ma educa e accompagna.

Per poi vedere come questo sentire nei confronti del bambino o figlio/figlia si traduce in termine poetico e immaginifico. Quindi un vissuto che si trasforma in azione artistica intima, che sussurra o dichiara un atto di amore.

Anna Albertarelli
Ideazione e direzione artistica